CRM: non perdere più un contatto

Antonio Lombardi
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Quanti contatti diventano realmente clienti?

Il problema non è avere più lead, ma sapere come gestirli.

Troppo spesso i contatti cadono nel dimenticatoio, i follow-up sono a caso e le vendite sfumano. Un CRM usato bene può cambiare tutto.

Antonio Lombardi, esperto di CRM e marketing automation, ti mostrerà un metodo pratico per non perdere più neanche un contatto e trasformare i lead in clienti.

Argomenti del webinar:

  • Come evitare che i contatti si perdano nel CRM (e come recuperarli)
  • La strategia per gestire i lead senza stress e con metodo
  • Quali contatti sono davvero importanti (e come riconoscerli subito)
  • Automazioni semplici per risparmiare tempo senza complicare i processi
  • I tre errori più comuni nella gestione dei lead (e come evitarli)
CRM: non perdere più un contatto

Domande e considerazioni trattate

  • 53:58Cosa succede se l'utente non accetta i cookies?
  • 56:37Se viene negato il consenso, bisogna inibire le note personali?
  • 58:30Ci sono soluzione open source per il CRM?
  • 01:0:20Si può tracciare un blog con un CRM?
  • 01:01:38Quali canali raccolgono i lead più fondati?
  • 01:03:45Quale consiglio affinché i commerciali compilino il CRM?

Gestione del CRM: più che un software, è una routine

Si parla spesso di lead generation, funnel, conversioni. Ma cosa succede dopo che un contatto arriva nel nostro sistema? La maggior parte delle aziende continua a concentrarsi sull’acquisizione, mentre trascura la vera leva competitiva del futuro: la gestione dei contatti. Ed è qui che entra in gioco il CRM – non come strumento tecnico, ma come mentalità organizzativa.

Il CRM ha bisogno di un nuovo ufficio stampa

Lo dice con una battuta Antonio Lombardi, esperto di CRM e Marketing Automation e autore del libro Fattore CRM. Il CRM, spiega, non è una roba noiosa per grandi aziende, ma una vera e propria routine che può cambiare il modo in cui organizziamo marketing, vendite e post-vendita.

Oggi, grazie agli “smart CRM” come HubSpot, anche freelance e microimprese possono finalmente mettere ordine nei propri contatti e lavorare in modo più efficiente.

Da pioggia di lead a raccolta intelligente

Senza CRM, la lead generation è una pioggia battente. Con il CRM, diventa un sistema di irrigazione. Il CRM registra i contatti e li rende utili nel tempo: segmentati, tracciati, gestiti, assegnati, recuperati.

Il CRM mette ordine nel caos, permette di:

  • Tracciare la provenienza dei contatti
  • Personalizzare i messaggi in base al comportamento
  • Non dimenticare i follow-up
  • Accorciare i tempi di trattativa
  • Capire perché si perde un’occasione commerciale

Una routine quotidiana in cinque mosse

Antonio ha presentato il suo metodo quotidiano di utilizzo del CRM, in cinque passaggi che valgono per aziende di ogni dimensione:

  1. Tracciare da dove arrivano i contatti, etichettandoli con tag chiari legati alle iniziative (non solo “organico” o “paid”, ma ad esempio: “video YouTube”, “test libro”, “form landing webinar”).
  2. Gestire i lead in tempo reale, grazie a sistemi di notifica e task automatizzati che evidenziano i contatti più “caldi”, quelli da richiamare subito.
  3. Scrivere tutto nel CRM, usando note manuali, IA o strumenti come Fathom per trascrivere e sintetizzare i meeting automaticamente.
  4. Visualizzare e gestire le trattative, usando la pipeline in stile Kanban: vedere a colpo d’occhio in che fase si trova ogni proposta commerciale.
  5. Analizzare i risultati, compreso il perché si perde un preventivo. L’analisi dei “motivi di perdita” è una miniera d’oro per migliorare offerte e processi.

Non vince chi ha più lead, ma chi li sa gestire

Per ogni contatto, il CRM deve raccontare una storia completa: da dove arriva, cosa ha fatto, a cosa è interessato. E se possibile… cosa non ha fatto.

Il CRM moderno permette di gestire questa storia in modo attivo:

  • Lead scoring: assegna un punteggio ai contatti in base a comportamenti e caratteristiche (es. chi visita la pagina prezzi ha +30 punti)
  • Lead routing: assegna automaticamente il contatto al commerciale giusto, al momento giusto
  • Automazioni: sia verso l’esterno (email, reminder) che interne (task, assegnazioni, notifiche)

Non è solo una questione di strumenti

Lombardi lo dice chiaramente: il CRM è una disciplina. E come ogni disciplina, va progettata, insegnata, resa semplice da adottare.

far sì che il CRM restituisca valore concreto a chi lo usa, dal venditore al responsabile marketing. Se il CRM mi ricorda un’offerta che sto per dimenticare, mi fa chiudere prima una trattativa o mi fa sembrare brillante in call… lo userò volentieri.

Il ciclo di vita del contatto: dal lead all’evangelist

Il CRM permette anche di seguire l’intero ciclo di vita del cliente, oltre la vendita:

  • LeadMQLSQLOpportunitàCliente → <em”>Promotore

Segmentare i contatti in base a questo ciclo consente di inviare messaggi più pertinenti e costruire un rapporto duraturo. Per chi lavora nel B2B o ha cicli di vendita lunghi, è importante avere un sistema di lead nurturing personalizzato, che accompagni i contatti nel tempo finché non saranno pronti.

CRM e GDPR: attenzione sì, panico no

Durante il webinar si è parlato anche di privacy e GDPR. Lombardi ha ribadito che i CRM moderni sono pensati per essere compliant, ma serve sempre il supporto del DPO e la trasparenza nella raccolta e gestione dei dati. Il consenso e il tracciamento vanno gestiti con rigore, ma senza farsi paralizzare. Se il valore che offriamo all’utente è percepito come utile e pertinente, il consenso non sarà un problema.

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