Scrivere per vendere (ma alle persone giuste)

Valentina Turchetti
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Valentina TurchettiWebinar del 10/09/2025

Dati, AI e SEO per creare contenuti che parlano davvero al tuo pubblico

Parlare a tutti significa non parlare a nessuno. Conoscere i tuoi utenti ti permette di scrivere contenuti che colpiscono nel segno: più clic, più fiducia, più conversioni.

Ogni pagina, ogni articolo, ogni post social è un’occasione per far dire al pubblico: “Questa cosa parla a me”.
Ma per riuscirci non basta scrivere bene: serve capire chi hai davvero davanti.

In questo webinar Valentina Turchetti, Co-founder di YourDigitalWeb, ti mostrerà con esempi pratici come:

  • usare user intent e keyword long tail per trovare le vere nicchie
  • segmentare il tuo pubblico in buyer personas reali (basate sui dati, non sulle fantasie)
  • organizzare i contenuti secondo bisogni, ricerche e aspettative di chi vuoi raggiungere

Vedremo come usare SEOZoom per:

  • scrivere per un pubblico specifico grazie ad AI Assistant
  • identificare topic correlati strategici
  • creare un piano editoriale strutturato e utile

COSA IMPARERAI

  • Come leggere gli intenti di ricerca per capire chi ti cerca (e perché)
  • Come passare dalle parole chiave alle buyer personas
  • Quali dati usare per segmentare il pubblico (e quali no)
  • Come mappare i contenuti in base alle vere esigenze delle persone
  • Come sfruttare SEOZoom e l’AI per costruire un piano editoriale preciso ed efficace
Scrivere per vendere (ma alle persone giuste)

Domande e considerazioni trattate

  • 01:07:30Capita spesso che le aziende facciano strategia senza buyer personas definite?
  • 01:09:30Quanto tempo dura un'attività di social listening?
  • 01:11:17Quora e Reddit ci offrono spunti per gli H2 degli articoli?
  • 01:12:40Nelle professionalità del digital, servono più competenze rispetto al passato?

Scrivere per vendere: come costruire buyer personas con i micro-dati e trasformarle in una strategia di contenuti multicanale

Il contenuto funziona solo quando parla a una persona precisa, in un momento preciso del suo percorso decisionale. Senza una buyer persona fondata su dati, finisci per produrre testi “belli ma inerti”: zero risposta, zero conversione. La soluzione è mappare chi è, cosa vuole e come cerca il tuo interlocutore, usando evidenze che puoi raccogliere ogni mese con strumenti accessibili. Poi allinei titoli, angoli e call to action agli intent (informativo, comparativo, transazionale) e alla fase di funnel.

Micro-dati: la cassetta degli attrezzi pratica per conoscere le persone

1) Social listening manuale e intelligente

  • LinkedIn: cerca la keyword del tuo settore e filtra Post / Persone / Gruppi per scoprire argomenti caldi, lessico reale, obiezioni ricorrenti e micro-influencer verticali.

  • Instagram: esplora hashtag di nicchia e leggi commenti ai post delle figure più seguite del settore per intercettare problemi pratici e competitor spontanei citati dagli utenti.

  • YouTube: è usato anche come “motore di ricerca” per tutorial e how-to; i commenti sono mini focus group gratuiti: annota frizioni e desideri, poi trasformali in rubriche e FAQ.

Se il progetto lo giustifica, puoi accelerare con piattaforme di listening/monitoring (Brand24, Hootsuite, Talkwalker, Social Searcher), ma un controllo umano resta decisivo per interpretare contesto e priorità.

2) Q&A communities: Quora e Reddit

Domande e risposte rivelano la “domanda latente”: quali paure, quali trade-off, quale linguaggio. Quora è molto usata in italiano; Reddit è potentissima in ambito internazionale e tecnico.

3) Recensioni e riprova sociale

Le recensioni (Amazon, Trustpilot, ecc.) sono mini-interviste strutturate: estrai benefit valorizzati, difetti lamentati e criteri di scelta. Ricorda che le piattaforme applicano policy anti-manomissione: usa questi dati come insight, non come verità assolute.

4) Google Trends per la stagionalità e i topic emergenti

Con Trends identifichi stagionalità, aree geografiche e query correlate; è oro per titoli, timing e priorità del calendario. Inizia da “Trending” e poi affina con Categorie e Confronti.

5) Heatmap e session replay per capire cosa interessa sul tuo sito

Strumenti come Hotjar mostrano dove le persone si fermano, cliccano, scorrono. Se nessuno visita la sezione “Case study”, forse va ripensata posizione, messaggio o anteprima.

Dalla ricerca all’identikit: cosa deve contenere una buyer persona utile

Oltre ai dati demografici, mappa:

  • Jobs-to-be-done (cosa deve ottenere davvero).

  • Pain / Gain (cosa teme, quale successo cerca).

  • Touchpoint (quali canali tocca prima di convertirsi).

  • Obiezioni e triggers (cosa la blocca, cosa la sblocca).
    Questi elementi guidano sia l’angolo editoriale sia la UX delle pagine (titoli, ordine delle sezioni, micro-copy della CTA).

Come passare ai contenuti: domande → cluster → formati

1) Parti dalle domande reali

Le domande correlate sono un ottimo seme per cluster e outline. Non esiste una documentazione ufficiale di Google per “People Also Ask”, ma risorse professionali ne descrivono utilizzo e impatto: usa le PAA per strutturare sezioni e FAQ realmente utili.

2) Valida con SEOZoom mentre scrivi

Nell’Assistente Editoriale puoi:

  • generare e rifinire il testo;

  • verificare la pertinenza per intento;

  • testare l’allineamento a buyer persona con AI Engine, che simula la valutazione dei sistemi AI e suggerisce dove colmare i gap;

  • migliorare leggibilità, copertura e coerenza con AI Assistant (26+ parametri).

Esempio di “content repurposing” a partire da un solo topic

Prendi un articolo guida (es. “Come scegliere [prodotto/servizio] quando hai poco tempo e vuoi evitare errori”). Da lì estrai:

  • 1 long-form (blog) + FAQ vere;

  • 3 brevi video (prima/dopo, mito vs realtà, checklist);

  • 2 caroselli con problemi/soluzioni;

  • 1 newsletter con case breve e CTA soft.
    Il tutto coerente con intent e fase di funnel, come raccomandato dalle guide ufficiali YouTube per la scoperta contenuti e dalla prassi SEO data-driven.

Prompts utili (copiabili) per accelerare l’analisi*

  • Sintesi recensioni: “Leggi queste 50 recensioni e raggruppa in tabella 10 pain, 10 benefit, criteri di scelta con frasi esempio utenti.”

  • Persona + customer journey: “In base a [contesto + link], crea 1 buyer persona con jobs-to-be-done, pain/gain, touchpoint, obiezioni, messaggi chiave e contenuti per Awareness/Consideration/Decision.”

  • Outline da PAA: “Con queste domande correlate, costruisci un’outline gerarchica (H2/H3) che copra l’intento informativo e preveda 5 FAQ.”
    *Poi rifinisci tutto con gli strumenti editoriali e di QA di SEOZoom.

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